Stoccaggio geologico della CO2: l'importanza ed i problemi del monitoraggio
Data:
Martedì, 8 Maggio, 2012 - 16:30 - 17:30
Aula:
Aula Arduino
Relatore:
Dott.ssa Giuliana Rossi
Abstract:
Una delle opzioni per ridurre la concentrazione di anidride carbonica (noto gas-serra) in atmosfera, è data dalle cosiddette tecnologie CCS (CO2 Capture and Storage), e cioè dei processi volti alla separazione della CO2 dai gas emessi da raffinerie, centrali termiche e grandi industrie, attraverso adsorbimento, ed alla sua iniezione nel sottosuolo, allo stato supercritico. Questa pratica applica a grande scala quanto già effettuato proprio per la CO2 a partire dagli anni 70 del secolo scorso a piccola scala per fluidificare il petrolio e favorirne l'estrazione, mentre è dal decennio precedente che anche in Italia si re-inietta nei giacimenti esauriti il gas-naturale per costituire le riserve a cui attingere in momenti di maggior fabbisogno. Diversi sono le possibilità che si possono scegliere per immagazzinare la CO2, ma per tutti si richiede un'attenta caratterizzazione, che implica la valutazione della capacità di stoccaggio e sicurezza dello stesso nel tempo. Questo limita ovviamente il numero dei siti possibili, ma ugualmente in certe condizioni lo stoccaggio geologico dell’anidride carbonica può essere un'opzione possibile, in questa fase di passaggio dai combustibili fossili alle energie alternative. Il seminario illustrerà le diverse possibilità di stoccaggio, le caratteristiche che un sito deve avere per poter essere candidato, le indicazioni della normativa europea e le sue implicazioni sul monitoraggio, anche attraverso esempi oggetto dei diversi progetti di ricerca Europei sul tema.
Afferenza:
Primo Ricercatore presso l'OGS-Trieste, Centro di Ricerche sismologiche
Tipo seminario:
Arduino Lecture
Proponente:
Alessandro Caporali